Cembrano

Green & Peaceful Place

Cembrano la Storia:

Le Origini: Il percorso di questo borgo è strettamente legato alla sua vallata, quella del torrente Borsa affluente del Vara. Cembrano si trova proprio all’incrocio dei due versanti, poco sopra al punto in cui il Borsa si immette nel Vara, è esposto interamente a mezzogiorno e questa è una delle ragioni della mitezza del suo clima, rispetto agli altri paesi adiacenti.
I primissimi insediamenti di questi luoghi risalgono al 3500 a.c circa. Infatti a circa 7 Km da Cembrano è stato recentemente (1987) scoperto un sito archeologico importantissimo: la Rocca di Lagorara: , una specie di piccola “Stonehenge ligure”: si tratta di un enorme affioramento di diaspro rosso (una montagna di roccia alta circa 200 mt. ) che venne usata nell’età del bronzo per ricavare dei preziosi utensili atraverso la scheggiatura e la lavorazione di questo minerale, il materiale estratto veniva presumibilmente portato giù verso la costa ligure per essere successivamente lavorato. Nel periodo di dominazione romana, i primi abitanti in questa zona furono presumibilmente i Lapicini, popolazione che occupava un territorio esteso dalla costa di Sestri Levante e Moneglia fino all’entroterra comprendendo parte della Val di Vara e l’attuale territorio del comune di Maissana. Questo territorio fu aggregato a Janua (Genova ) nel 205 A.C. ed entrò a fare parte della IX regione romana. In quel tempo fu presumibilmente realizzata una strada detta Romea che partendo da Setsri levante saliva a Castiglione Chiavarese passando per Tavarone e successivamente scendeva lungo la valle del borsa dividendosi in due tronconi: il primo proseguiva verso il parmense attraverso Varese Ligure e l’altro portava in val Graveglia passando da S. Maria.

S. Martino, Il Santo Protettore: Il primo parroco a cui si risale da detta documentazione è don Giuseppe Ghiorzi, (dal 1817 al 1866) era un falegname e costruì il coro della chiesa erigendo nel 1830 la terza navata della Chiesa di S. Martino. La dedica a questo Santo di origine pagana (S. Martino, Vescovo di Tours) deriva probabilmente dalla dominazione Franca di questa zona. S. Martino è un santo coraggioso, di origine pagana (Ungheria) è una figura dinamica (fu soldato) e spirituale (nel 361 fonda a Ligugé vicino a Poitiers, una comunità di asceti, che è considerata il primo monastero databile in Europa). Martino è un santo legato al popolo, al debole ed al senso della giustizia, da qui la sua enorme popolarità nella cultura merovingia. Nel 356 circa, Martino di Tours si trova in Liguria, rifugiandosi in esilio nell’isola Gallinara di fronte ad Albenga.

Repubblica di Genova Malspina e Fieschi : Cembrano viene citato per la prima volta come insediamento nel 1143, dal registro Arcivescovile (archivio di notizie storico ecclesiastiche di Angelo e Marcello Remondini); nel 1164 Federico Barbarossa conferisce tutte le terre della vallata di Lagorara, Cembrano compreso, ai Malaspina , marchesi della lunigiana, nel 1440 la zona passò a Genova e successivamente ai Fieschi , già presenti nella alta val di Vara.
Nel 1499 Cembrano era già annoverato quale parrocchia; purtroppo il paese venne integralmente distrutto ed incendiato dalle truppe austriache il 5 Luglio del 1746, e questo è principalmente il motivo della non reperibilità di documentazione a riguardo; infatti bruciò la canonica con tutte le annotazioni ecclesiastiche ed i rogiti notarili. E’ probabile che il paese sia stato coinvolto dalla peste del 1630, con un notevole ridimensionamento della popolazione; dal 1824 cominciano I registri parrocchiali e da quelli ad oggi si desumono i passaggi della storia più recente.
La Chiesa di Cembrano viene interamente ristrutturata nel 1965, con Don Michele Pinasco che fu l’ultimo parroco a risiedere in paese.
Il "700" : A Cembrano è molto legata la figura di Antonio Maghella, nato Varese Ligure nel 1766, giurista, deputato nella repubblica Ligure di Napoleone Bonaparte, ministro del regno di Napoli e consigliere diplomatico di Gioacchino Murat; morì a Cembrano nella sua Villa in Borsa nel 1850, è sepolto nell’Oratorio di S. Anna di Cembrano. (nella foto Giaocchino Murat cognato di Napoleone Bonaparte)


XIX Secolo: Il 900 è un secolo di enorme trasformazione e conflitto che riserva, come all’Italia tutta, la sciagura delle due guerre mondiali; Cembrano paga il suo pegno di sangue nella guerra del 1915 con molti ragazzi che cadono al fronte, un fronte lontano e forse privo di senso per alcuni di loro.
Il ventennio fascista e la seconda guerra mondiale coinvolgono direttamente tutta questa zona che si viene a trovare nel 1943 a ridosso della Gotenstellung (linea gotica). La valle di Lagorara divenne un terreno di conflitti armati continui tra partigiani e tedeschi, molte famiglie liguri erano sfollate da Genova e da Sestri Levante per togliersi dal rischio dei bombardamenti inglesi del 1942, e si trovarono loro malgrado in mezzo al conflitto. Nel 1944 il paese rischia di essere bruciato per la seconda volta (V. invasione Austriaci) a seguito di una rappresaglia tedesca. I partigiani avevano fatto saltare in aria il ponte rollino sul Borsa uccidendo molti soldati tedeschi in modo da tagliare I collegamenti con Sestri Levante. Subito dopo sopraggiunse una brigata della Wermacht di circa 100 soldati, la rappresaglia fu scongiurata grazie alla mediazione dei parroci don Pinasco di Cembrano e don Gatti di S. Pietro Vara. Nel frattempo tutto il paese fu abbandonato e la popolazione si rifugiò nei boschi per evitare l’ira dei nazisti. Cembrano fu risparmiata quella volta…. Ad altri borghi italiani non andò così.

Dopo l’armistizio dell’otto Settembre 1943 la situazione precipita e nei due anni successivi in tutta la zona e nel paese si alternano i partigiani del monte Biscia, del Veruga del Gottero e del Pontremolese con i tedeschi, mongoli e le camicie nere, il contatto è diretto e come in tutti i conflitti, la differenza tra i nemici si assottiglia, gli aneddoti di contatto umano (e inumano) al di là della appartenenza sono moltissimi; I Cembranesi danno da mangiare ai tedeschi, ai partigiani, più spesso per paura, ma talvolta anche per carità umana. E’ la storia di questo paese, come la storia di mille altri posti dell’ Italia in guerra.
Nel 1943 le campane di Cembrano vengono requisite per una ordinanza del Fascio che aveva bisogno di metallo per uso bellico, alla fine della guerra il Parroco e i cembranesi se le vanno a riprendere a Chiavari, sono ancora miracolosamente intatte e le riposizionano nel campanile.
Nel dopoguerra il boom economico richiama moltissimi a lavorare sulla costa a Sestri o nelle città. E la popolazione residente diminuisce, Negli ultimi anni (dal 2003) assistiamo finalmente ad una inversione di tendenza che a Cembrano e in tutto il comune di Maissana si evidenzia… la popolazione inizia ad aumentare. Le scelte della Amministrazione Comunale di Maissana di questi anni vanno nella direzione della conservazione del patrimonio ambientale, del sostegno alle attività produttive compatibili col territorio e con le sue risorse ambientali, nella promozione di un turismo di qualità, e questo spirito sembra inizi ad essere recepito ed a dare i suoi frutti.
Per quanto riguarda l’attenzione all’ospitalità ed al turismo la Pro-Cembrano organizza dal 1987 molti appuntamenti estivi, che vanno dalla gastronomia al concerto da ballo insieme alla organizzazione di altri eventi culturali e mostre. Un particolare ricordo va a
Elio Ottobrini, anima creativa ed ispiratrice di tutto questo, Elio è scomparso recentemente, tutta Cembrano lo ricorda per l’amore, l’impegno e l’energia che ha messo per questo piccolo borgo.
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In collaborazione Con Lo Studio di Psicologia Analitica e La Casa della MUsica di Genova